We Are Muesli di Claudia Molinari e Matteo Pozzi, game design studio indipendente italiano riconosciuto a livello internazionale per le sue esperienze interattive, ha recentemente partecipato alla mostra “Now in Digital Art: Game Room”, a Istanbul dal 26 marzo al 18 maggio. La mostra, curata da Güven Çatak e Zeynep Arınç, organizzata presso la galleria Akbank Sanat, in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Istanbul , ha presentato una varietà di opere interattive che esplorano l’intersezione tra videogiochi e arte contemporanea, tra cui lavori di autori del calibro di Amanita Design, Ken Wong e UCLA Game Lab.
Gli artisti hanno dichiarato:
“In un’epoca in cui i progetti digitali rischiano di diventare obsoleti in pochi mesi o addirittura settimane, è motivo di orgoglio per noi avere in mostra due dei nostri lavori più significativi, “CAVE! CAVE! DEUS VIDET.” del 2013 e “The Great Palermo” del 2016. Questi titoli dimostrano che anche le opere digitali, se progettate con una visione e con uno scopo culturale [il primo è ispirato alla pittura di Jheronimus Bosch, il secondo è incentrato sul patrimonio culturale intangibile del capoluogo siciliano], possono rimanere rilevanti nel tempo, e la capacità di queste creazioni di inserirsi perfettamente in una cornice, che conferisce ai videogiochi un’aura di eleganza, raffinatezza e innovazione, ci rende estremamente felici”.
La mostra ha voluto sottolineare il potenziale dei videogiochi, anche attraverso una serie di attività collaterali formative. In questo contesto, We Are Muesli, grazie al supporto dell’Istituto Italiano di Cultura di Istanbul, ha inoltre condotto un workshop intitolato “Drawing From Your Identity to Create Unique Games: A Round Trip Through Concept Generation”. L’evento ha portato i partecipanti a esplorare come la propria identità personale possa dar forma alla meccanica e all’estetica di un gioco, arricchendone la narrazione e l’esperienza immersiva, al fine di progettare opere realmente “uniche”, di impatto culturale e sociale.
L’interazione tra esperienza ludica e artistica evidenzia il ruolo dei videogiochi come forza culturale, tecnologica ed economica. L’industria dei giochi, che ha chiuso il 2023 con un fatturato globale di 184 miliardi di dollari, dimostra da anni la sua capacità di influenzare l’educazione e il cambiamento sociale. E’ grazie ad azioni come la mostra di Istanbul che è possibile avvicinare concretamente la cultura a questo medium.
“Siamo grati a interlocutori come Akbank e l’Istituto Italiano di Cultura di Istanbul per il loro sostegno. È essenziale che i videogiochi ottengano il riconoscimento e gli spazi che meritano, promuovendo una maggiore integrazione tra il mondo dell’arte e quello dei videogiochi, uniti in una reale game culture“, hanno aggiunto Molinari e Pozzi.
Per maggiori informazioni: Istituto Italiano di Cultura di Istanbul