La città è il gran teatro del mondo: le vite fanno le città, gli abiti fanno le città, i pensieri, le cose, le attività fanno la città. Parte da questa consapevolezza la ricerca artistica di Alessandro Mendini, l’architetto e designer milanese, scomparso nel 2019, che Consolato Generale d’Italia di Hannover ha deciso di celebrare in occasione dell’Italian Design Day 2021.
Il legame tra Mendini e Hannover è molto più forte di quanto si creda. L’opera più spettacolare che il deigner ha regalato alla città è senza dubbio il “Busstop” (1984), al centralissimo Steintor, indimenticabile con i suoi vistosi quadri gialli e neri. E a pochi metri, insieme al fratello Francesco, si erge la “Mendini-Haus” (2010) nella via Lange Laube, una utopia visiva che domina il paesaggio urbano con il giallo e l’azzurro delle sue pareti.
Proveniente dal Radical Design, Mendini ha sviluppato le teorie del Banal Design e del Redesign, con la sua celebre “Poltrona di Proust”, un connubio fra tessuto, opere letterarie e pittura, ispirata a impressionismo, divisionismo e puntinismo. Punto di riferimento per il gruppo postmoderno milanese “Alchimia”, Mendini ha collaborato con grandi aziende italiane come Alessi e Swatch, dando vita ad oggetti di uso comune.
L’incontro, che si terrà online, vede la partecipazione della giornalista Patrizia Scarzella, che ha collaborato con Mendini nella redazione di “Domus”, e di Wolfgang Schepers, storico del design. L’evento è organizzato dal Museo August Kestner, il Consolato Generale d’Italia in Hannover, il Consolato Onorario d’Italia in Brema, l’Associazione Culturale Italo-Tedesca di Hannover e l’Associazione Italo-Tedesca di Brema
Per partecipare all’incontro www.hannover.de