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Sulla costa australiana la più grande mostra di opere d'arte all'aria aperta del mondo
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Sulla costa australiana la più grande mostra di opere d’arte all’aria aperta del mondo

Categorie: Cultura e creatività -Arti Visive
L'artista italiano Leonardo Cumbo fra i principali protagonisti dell'edizione di quest'anno.
Sculpure by the sea Leonardo Cumbo_Trap for Dreams

Dal 3 al 20 marzo in Australia si è svolta l’annuale mostra Sculpture By the Sea a cui ha partecipato anche l’artista italiano Leonardo Cumbo, grazie alla collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Melbourne.

Sullo sfondo della spettacolare costa australiana, “Sculpture by the Sea”,  si svolge ogni anno in autunno sulla spiaggia di Bondi, nei pressi di Sydney, e in primavera a Cottesloe Beach nella città di Perth, sulla costa australiana dell’Oceano Indiano. Nata nel 1997 dalla volontà di David Handley di realizzare un evento artistico accessibile al grande pubblico australiano che creasse un senso di comunità e condivisione, questa mostra gratuita cattura l’immaginazione dei visitatori per diverse settimane ed è la più grande mostra annuale di sculture en plein air al mondo, attirando circa 800.000 visitatori che possono ammirano oltre 170 sculture monumentali.

Leonardo Cumbo è uno dei 70 artisti provenienti da tutto il mondo selezionati per l’edizione 2023 dell’importante rassegna di scultura contemporanea. Artista poliedrico, Cumbo spazia dalla scultura alla video-istallazione passando per la fotografia e la pittura, utilizza i materiali e le tecniche più disparate approdando a originali soluzioni tecnico-espressive e formali nel filo conduttore di un linguaggio personale basato sul paradosso e l’ironia. L’artista nisseno ha partecipato a “Sculpture by the Sea” con due opere: una di dimensioni imponenti, “Trap for Dreams”, destinata all’esposizione nello spazio esterno ed un’altra più piccola intitolata “Dreaming to Fly”.

“Trap for Dreams”, la prima opera raffigura una grande rete elastica che, emergendo all’improvviso dal sottosuolo, si slancia verso una grossa bolla di sapone fluttuante nel cielo, catturandola. La scultura è composta da otto lunghi tubi rossi in acciaio inox e da una grossa sfera sempre in acciaio inox, lucidata a specchio sulla quale si riflette la stessa rete che sembra catturare le immagini del paesaggio circostante e degli stessi visitatori. Per Leonardo, l’aria è la principale sostanza di cui è fatta l’opera, la quale prende spunto dalla natura a cui si ispira e, nella fattispecie, dall’osservazione del comportamento del camaleonte il quale lancia, con un’azione fulminea, la sua lunga e viscosa lingua contro la sua piccola preda volante, ad esempio una libellula, catturandola.

“Dreaming to Fly” è invece il titolo della seconda scultura in bronzo, travertino romano, acciaio inox e oro che è stata esposta al chiuso nell’ambito della sezione “Sculpture Inside” della rassegna. L’opera raffigura il volto estasiato di un bambino travestito da pilota mentre soffia sulla coda di un aeroplanino di carta che sorregge con delicatezza sul palmo della mano. L’artista vuole sottolineare l’importanza che il gioco, basato sull’uso di oggetti semplici e tangibili, riveste nello sviluppo della creatività e della fantasia.

Gallery

Video

Leonardo Cumbo racconta: "Trap for Dreams" (Trappola per Sogni)

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