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"The Global City" del duo artistico Instabili Vaganti in India
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“The Global City” del duo artistico Instabili Vaganti in India

Categorie: Cultura e creatività -Danza -Arti Performative -Teatro
Lo spettacolo di teatro sperimentale, ispirato alle Città invisibili di Calvino, è stato presentato a Nuova Delhi e a Srinagar.
Global City- Instabili Vaganti

Dopo il successo in Cile, Venezuela e Tunisia, la nuova produzione di Instabili Vaganti, “The Global City – A Journey Beyond Borders”, è approdata in India, grazie al sostegno dell’Istituto Italiano di Cultura di New Delhi, di ATER Fondazione e della DG Spettacolo del MIC.

Lo spettacolo, ispirato a “Le città invisibili” di Italo Calvino, è stato presentato il 18 febbraio a Nuova Delhi, presso il Kamani auditorium, e il 20 febbraio a Srinagar, presso la Tagore Hall, all’interno del Festival Bharat Rang Mahotsav, organizzato dalla National School of Drama. In tale occasione la compagnia terrà il prossimo 23 febbraio anche una conferenza dal titolo “In the cities” presso l’Istituto Italiano di cultura di New Delhi.

The Global City è uno spettacolo metamorfico, in cui le microstorie raccolte da Instabili Vaganti, nelle maggiori metropoli del pianeta, si ricompongono artisticamente in scena, disegnando una città della memoria, distopica e virtuale. Un viaggio planetario in cui il testo, scritto in più lingue da Nicola Pianzola, affronta tematiche di forte attualità vissute dalla compagnia in questo irrequieto errare in luoghi problematici e di forte tensione politica, ma anche in paesi e culture affascinanti, che continuano ad ammaliare il viaggiatore così come lo spettatore. La megalopoli appare in scena come un complesso meccanismo di suoni, canti e musiche, appositamente composti, video proiezioni mappate su superfici metalliche trasparenti che invadono questa “città globale” fino a decorare, come un tatuaggio virtuale, i volti e i corpi dei suoi abitanti.

In the Cities è invece una conferenza ideata da instabili Vaganti, che introduce lo spettatore dentro il complesso processo che ha portato la compagnia alla creazione dello spettacolo di teatro sperimentale The Global City. Come a ripercorrere le tappe di un Marco Polo contemporaneo, l’autore del testo e la regista dell’opera guidano il pubblico nei meandri della propria Città Globale: una città invisibile, resa visibile grazie ad un processo di evocazione del ricordo e di trasposizione artistica della memoria. Una città irreale e reale al tempo stesso, poiché costituita da frammenti di città, ricordi numerati, ricomposti in una mappa distopica di un’unica città globale.

“Fra i testi che hanno contribuito ad arricchire la fase ideativa di questo progetto di spettacolo, ne spicca uno in particolare, Le città invisibili di Calvino. Sono trascorsi più di trent’anni da quando l’autore introduceva il concetto di «megalopoli» come modello urbanistico del futuro. In questi anni, le megalopoli si sono affermate come modelli imprescindibili, in grado di plasmare le nostre identità e trasformarci da cittadini locali in cittadini planetari. Nella nostra costante “irrequietezza”, nel nostro “vagare”, abbiamo avuto modo di vivere e lavorare in alcune tra le più grandi città del pianeta, ma anche in villaggi remoti dell’Asia e dell’America Latina. Nei differenti luoghi, a volte sono emersi tratti comuni, uniformanti e globalizzanti, così evidenti e ricorrenti da creare in noi un forte senso di confusione. Abbiamo fatto di questo sentimento di spaesamento il fulcro di una rigorosa ricerca, nell’intento di riconoscere, all’interno delle nostre identità, aspetti fragilmente umani che si tessono sui fili ostinati della memoria, di fare del linguaggio del corpo un luogo mediatore di incontro e scambio, di dare forma, ritmo e suono a desideri e ricordi. In questa proficua e costante esplorazione teatrale di numerosi e differenti ambiti artistici e culturali, siamo giunti all’ideazione de La Città Globale / The Global City, che rappresenta la nostra visione critica sull’andamento della società contemporanea.” – ha commentato Anna Dora Dorno, degli Instabili Vaganti.

Durante la conferenza, alla presenza del Dean della National School of Drama Santanu Bose,  i relatori mostreranno alcuni frammenti di video dello spettacolo e delle tappe di ricerca e citeranno alcuni passi del libro The Global City, edito da Cue press nel 2020 e scritto dalla giornalista e critica teatrale Simina Maria Frigerio, che ha seguito l’intero processo di ricerca e produzione dello spettacolo.

Instabili Vaganti è un duo artistico fondato a Bologna nel 2004 da Anna Dora Dorno, regista performer e artista visiva, e Nicola Pianzola, performer e drammaturgo, che opera a livello internazionale nella creazione e produzione di spettacoli, performance, video e installazioni e nella direzione di progetti di ricerca e percorsi di alta formazione nel teatro e nelle arti performative. La compagnia ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti nazionali ed internazionali, per la sua capacità di trattare temi di attualità attraverso un linguaggio poetico e di forte impatto emotivo, in grado di veicolare messaggi a livello globale, grazie all’universalità del linguaggio fisico dei performer e alla drammaturgia originale, tradotta o creata direttamente in più lingue.

Per maggiori informazioni: Istituto Italiano di Cultura di New Delhi

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