In occasione della “3 Days of Design”, la più importante manifestazione danese dedicata al design, l’Istituto Italiano di Cultura di Copenaghen ospita la mostra “Timemade” di David Dolcini a cura di Marco Sammicheli (curatore per il settore design, moda e artigianato di Triennale Milano e direttore del Museo del Design Italiano), per presentare il progetto più recente del designer italiano.
“Timemade” è il risultato di un percorso di ricerca personale intrapreso da Dolcini nel 2020, che lo ha portato a sviluppare una serie di oggetti unici in cui il materiale, in particolare il legno, è il protagonista di un viaggio che riflette la natura del tempo. Lavorando senza vincoli di design, l’esposizione rappresenta l’esperienza di un lento passaggio verso l’arte del fare e verso un approccio in cui è necessaria una certa finezza che può essere acquisita solo attraverso il lavoro e il tempo trascorso a stretto contatto con i materiali, in questo caso il legno, come tramandato dall’eredità familiare del designer nella lavorazione di questo materiale.
Attraverso la dimensione temporale, emergono una serie di ispirazioni: che si tratti di un oggetto che si inserisce in un ambiente naturale o di uno che completa la decorazione di un interno, queste sfumature e significati si evolvono e si adattano costantemente. L’ambiente circostante e l’interazione umana giocano un ruolo primario nella foggiatura e nell’evoluzione del pezzo – una ‘microarchitettura’ che non è mai veramente finita e che continua a trasformarsi con il tempo, così fugace e perpetuo.
L’essenza trasversale di “Timemade” riflette una fluidità che trova il suo spazio nel tempo e con il tempo.
Guidato dall’istinto e ispirato da mondi completamente distinti – gli innesti botanici, l’architettura tradizionale giapponese e l’antica pittura a inchiostro cinese – l’alfabeto di pensieri che ne risulta è un linguaggio estetico che esprime il valore reale della ricerca. L’espressione ‘Made with time’ non solo è stata essenziale durante la fase di ricerca, pianificazione e creazione, ma costituisce anche l’elemento caratterizzante che guida l’evoluzione del progetto.
Come racconta David Dolcini:
“Iniziai “Timemade” come un percorso personale. Volevo che fosse appassionato nella ricerca, libero nel metodo e che si sviluppasse attraverso il piacere semplice del fare con le proprie mani. Più di tre anni fa, quando iniziai, non avevo idea di dove questo percorso mi avrebbe portato”.
Come ha dichiarato il curatore Marco Sammicheli:
“David Dolcini appartiene a quella lunga tradizione italiana di designer che pensano con le mani. Questa definizione non è mia ma di Enzo Mari che scelse la matematica imperfetta dell’artigianato per sintetizzare un’estetica applicata al quotidiano. Così Dolcini sperimenta con il legno, materia viva. “Timemade” è la sua personale Accademia del Cimento da cui è nata una grammatica che congela il tempo e abita lo spazio”.
David Dolcini è nato in Italia, vicino a Milano, in una famiglia con una lunga tradizione nell’artigianato e nella produzione. La sua visione e il suo approccio al design provengono dall’insieme di diverse esperienze educative e professionali compiute all’estero nel corso degli anni. Dopo aver terminato gli studi al Politecnico di Milano nel 2004, è entrato nel mondo del design come project manager per Luceplan e successivamente ha lavorato per A00-Architecture a Shanghai. Nel 2007 fonda il suo marchio DAVID DOLCINI che si occupa principalmente di design del prodotto e industriale, design di interni, allestimenti e direzione artistica. Lo studio ha collaborato con aziende come Arflex, Porada, Bric’s, Panasonic, Riva1920, Politecnico di Milano, e IED. L’approccio progettuale di David Dolcini si caratterizza per l’approfondimento tecnico diretto su ogni progetto, la conoscenza dei materiali e delle tecnologie produttive, unite a una ricerca trasversale: dell’arte all’architettura, dall’artigianato al disegno industriale.
Per maggiori informazioni: Istituto Italiano di Cultura di Copenaghen