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Un concerto alla Casa del Jazz conclude il progetto AIR - Artisti in Residenza
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Un concerto alla Casa del Jazz conclude il progetto AIR – Artisti in Residenza

Categorie: Cultura e creatività -creatività e innovazione -Musica e spettacolo
Una serata evento celebra la conclusione di un ciclo di residenze d'artista internazionali per venti giovani promesse del jazz italiano.
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Si è svolta il 3 maggio alla Casa del Jazz di Roma la serata-concerto conclusiva del progetto AIR – Artisti In Residenza.
AIR è un programma di residenze internazionali ideato e progettato da MIDJ Musicisti Italiani di Jazz, promosso e reso possibile grazie al contributo economico di SIAE Società Italiana degli Autori ed Editori, sostenuto dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale nonché da Europe Jazz Network, associazione che coordina e promuove oltre 130 festival europei di jazz e musica contemporanea.
Il progetto AIR  ha coinvolto 20 giovani musicisti italiani (Simone Alessandrini, Andrea Bazzicalupo, Damian Dalla Torre, Antonio D’Agata, Luca Di Battista, Giuseppe Dimonte, Francesco Fratini, Simone Garino, Marta Giulioni, Federica Lipuma, Federico Milone, Domenico Napoli, Pietro Paris, Federico Pierantoni, Giancarlo Pirro, Daniele Raimondi, Nicolò Francesco Ricci, Michelangelo Scandroglio, Daniela Spalletta e Luca Zennaro), che hanno trascorso dalle 4 alle 6 settimane di esperienza formativa tra il 2022 e l’inizio del 2023 nelle sedi di altrettanti Istituti Italiani di Cultura nel mondo (Amman, Budapest, Città del Messico, Copenaghen, Cracovia, Dakar, Edimburgo, Helsinki, Il Cairo, Lima, Lisbona, Madrid, Montréal, Oslo, Parigi, Santiago, Sofia, Tirana, Tokyo, Toronto).
La serata è stata presentata da Alessandro Fedrigo – Presidente di MIDJ e da Simona Parrinello – Vicepresidente di MIDJ, con la partecipazione di Ada Montellanico – Presidente della Federazione Nazionale Il Jazz Italiano, e ha visto l’esibizione di tutti i venti musicisti che hanno preso parte al progetto.
L’iniziativa conferma l’impegno della Farnesina nell’azione di diplomazia culturale e testimonia la capacità della sua rete estera di costituire il valore aggiunto della promozione del jazz italiano nel mondo, genere che attrae giovani talenti ed è aperto a nuovi linguaggi, forme espressive e alla contaminazione con le culture locali.

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