Il 10 dicembre, l’Istituto Italiano di Cultura di Cracovia ha organizzato “Un teatro perBene”, ciclo di eventi svolti nell’arco di due dense giornate, in collaborazione con il Dipartimento alla Cultura e al Patrimonio Nazionale del Comune di Cracovia, l’Accademia Mediterranea dell’Attore ed il Polo Biblio-Museale di Lecce, che ospita presso il Museo Castromediano l’Archivio e la Biblioteca di Carmelo Bene. Il progetto è finanziato congiuntamente da Ministero della Cultura e Regione Puglia.
Il 2022 è stato l’anno del ventennale della morte di Carmelo Bene, tra i più importanti registi, attori teatrali e drammaturghi del Novecento, celebrato realizzando attività che hanno messo in luce la genialità e unicità dell’artista, nonché la sua costante attualità a vent’anni dalla morte.
Il 10 dicembre, presso il Compare Bookstore al pianterreno di Pałac Potockich nella centralissima Piazza del Rynek, sono stati presentati i libri “Nota Bene” di Piergiorgio Giacchè – antologia di scritti “d’occasione” tratti da convegni, conferenze, interviste, prefazioni e programmi di sala nell’arco raccolti nel ventennio 2002-2022 – e “Carmelo Bene e altre eresie” a cura di Franco Ungaro – raccolta di stimolanti e originali interventi di diversi autori fatti durante una sessione di lavoro dal titolo “Carmelo Bene e altre eresie” nell’ambito dell’incontro seminariale “Che fare del Sud?” tenutosi a Lecce nel 2020.
A seguire, nella sala nobile del primo piano del palazzo, si è tenuto il reading poetico “‘l mal de’ fiori”, penultimo poema di Bene e ribaltamento de I Fiori del Male di Baudelaire, nelle cui poesie si respirano suoni e atmosfere di Eliot, Dante, i provenzali, poi François Villon, Marco Aurelio, le lettere d’amore di Abelardo ed Eloisa, Joyce, Laforgue, Nietzsche, santi e mistici come Teresa d’Avila. Il reading si è svolto a cura dell’Accademia Mediterranea dell’Attore con la partecipazione degli attori Miriana Moschetti e Lorenzo Paladini ed è stato tradotto in polacco dalla Prof.ssa Magdalena Wrana dell’Università Jagellonica di Cracovia.
Il giorno seguente, presso la Sede dell’Istituto, presentazione del progetto di videoarte Là dove muore, canta dell’artista Rä di Martino, nato dall’esplorazione da parte dell’artista dell’Archivio Carmelo Bene, volto a ricreare un’immagine che riporta le fattezze e la voce di Carmelo Bene, ritornato da un altrove per leggere alcuni brani presenti in due delle sue agende nelle quali sono tracciati pensieri, suggestioni e appunti legati al personaggio del Vampiro, parte di “un’opera musicale che Bene non fece mai”. Da questo rapporto e confronto immersivo l’artista ha sviluppato un ciclo di opere: una video installazione, ideata partendo da alcuni scritti dell’attore, già esposta presso la Torre Matta di Otranto; una serie fotografica ispirata dal fondo teatrale e un libro d’artista edito da Humboldt, con fotografie di alcuni dei libri più usati da Carmelo Bene e del manoscritto originale dell’opera incompiuta Il Vampiro. A seguire, è stato introdotto, presentato e in seguito proiettato il film Salomé (1972), di e con Carmelo Bene, tratto dall’omonimo dramma teatrale dello stesso Bene e tra le opere più eretiche della sua produzione.
Un teatro perBene ha visto la partecipazione di Luigi De Luca, Direttore del Museo Castromediano di Lecce e coordinatore del Polo Biblio-Museale di Lecce per la Regione Puglia; Oscar Iarussi, Direttore della Gazzetta del Mezzogiorno, Franco Ungaro, Direttore dell’Accademia Mediterranea dell’Attore, Paolo Paticchio, collaboratore del Museo Castromediano, Rä di Martino (in collegamento), Brizia Minerva (in collegamento), curatrice dell’Archivio Carmelo Bene presso il Museo Castromediano di Lecce, e degli attori Miriana Moschetti e Lorenzo Paladini. Un teatro perBene proseguirà il proprio percorso all’estero ospitato presso l’Istituto Italiano di Cultura di Tirana dal 16 al 18 dicembre, in un’ottica di sinergia dell’azione promozionale all’estero di alcune delle realtà culturali più interessanti del meridione d’Italia nonché di uno dei protagonisti indiscussi del teatro del Novecento.
Per maggiori informazioni: Istituto Italiano di Cultura di Cracovia