Un’eccellenza pedagogico-didattica italiana nel mondo.
Alla scoperta del Reggio Children
Una città che ha dato il nome a un metodo educativo per bambini: è il Reggio Emilia Approach, riconosciuto a livello internazionale e divenuto oggi segno distintivo di italianità nei contesti scolastici esteri.
Cos’è
Il Reggio Emilia Approach è una filosofia educativa nata negli anni ’50 e fondata sull’immagine di un bambino con forti potenzialità di sviluppo e soggetto di diritti, che apprende attraverso molteplici linguaggi e che cresce nella relazione con gli altri.
Uno dei concetti pedagogici principali del Reggio Emilia Approach è proprio quello dei “cento linguaggi” posseduti dai bambini, metafora delle loro potenzialità straordinarie, dei processi conoscitivi e creativi, delle forme molteplici con cui la vita si manifesta e la conoscenza viene costruita. Compito degli educatori è valorizzare tutti i linguaggi verbali e non verbali con pari dignità.
Un altro tratto distintivo e caratteristica originale del Reggio Approach è la presenza della figura dell’atelierista, insegnante con formazione artistica, e degli atelier: ambienti di apprendimento creativo aperti ai bambini, alle famiglie e agli adulti. Gli atelier sono spazi dedicati a tematiche differenti, come la manipolazione della carta o della creta, il linguaggio fotografico, le riproduzioni digitali. Gli atelier mettono in connessione saperi ed esplorazioni multidisciplinari, generando strategie di apprendimento e nuove conoscenze.
Il metodo pone inoltre l’accento sull’importanza del lavoro collegiale e relazionale di tutto il personale; sulla valorizzazione dell’ambiente di apprendimento come vero fattore educativo e luogo di ricerca e convivenza dei bambini; sulla documentazione educativa per rendere visibili i processi creativi di conoscenza attraverso la selezione, conservazione e condivisione del lavoro educativo.
La storia
Il Reggio Emilia Approach affonda le sue radici nella storia della ricostruzione post guerra della città di Reggio Emilia. Dall’esigenza di ripresa e rinascita sociale nacque un progetto educativo sostenuto dall’Unione Donne Italiane, che vide la nascita di sessanta scuole materne: un patrimonio culturale e sociale che diverrà parte integrante dell’identità del futuro progetto reggiano, alla base dei processi e delle forme di partecipazione che si svilupperanno nel tempo. Agli inizi degli anni ‘60, il Comune di Reggio Emilia si fece portavoce di progetti di miglioramento della qualità della vita per accompagnare la ripresa economica e sociale: tra tutti l’apertura della prima scuola comunale per l’infanzia, a cui contribuì Loris Malaguzzi, pedagogista e figura chiave nel futuro sviluppo del progetto. La storia dell’evoluzione del sistema scolastico a Reggio Emilia vedrà l’apertura del primo asilo nido comunale nei primi anni ‘70, in anticipo rispetto al resto d’Italia, e l’apertura a contesti internazionali grazie alla mostra “L’Occhio se salta il muro. Ipotesi per una didattica visiva”. A partire dagli anni ‘80, la mostra diventerà testimonianza del continuo processo di ricerca alla base del progetto educativo, fondato sulla collaborazione e lo scambio tra i bambini, gli insegnanti e i pedagogisti insieme.
Nel 1994, dopo la morte di Loris Malaguzzi, il Comune di Reggio Emilia ha promosso la costituzione di Reggio Children, Centro internazionale per la difesa e la promozione dei diritti e delle potenzialità dei bambini e delle bambine, da un’idea dello stesso Malaguzzi. Al contempo si è costituita l’Associazione internazionale Amici di Reggio Children, grazie al lavoro volontario degli associati. Le tappe più recenti della storia del progetto portano nel 2006 all’apertura del Centro Internazionale Loris Malaguzzi per valorizzare la creatività di bambini e ragazzi, e alla trasformazione dell’Associazione internazionale Amici di Reggio Children che diventa Fondazione Reggio Children – Centro Loris Malaguzzi nel 2011, con l’obiettivo di promuovere la qualità educativa a Reggio Emilia e nel mondo attraverso i concetti chiave di ricerca, internazionalità e solidarietà.
Il Reggio Emilia Approach costituisce oggi un esempio di innovazione didattica come strumento di promozione culturale e di valorizzazione del nostro sistema educativo nel mondo. Il Reggio Emilia Approach è adottato da scuole italiane nel mondo come La Scuola International School di San Francisco (Alamo Square e Dogpatch Campus) e la Scuola italiana d’Ambasciata di Pechino.
Per saperne di più www.reggiochildren.it