Il Ministero degli Affari Esteri sostiene missioni archeologiche, antropologiche ed etnologiche italiane all’estero, che si estendono cronologicamente dalla preistoria all’epoca medioevale e geograficamente dal mondo greco-romano al Vicino, Medio ed Estremo Oriente, Africa e America latina.
Un impegno a favore del dialogo interculturale e delle politiche di sviluppo che si traduce in un’attività scientifica e di studio di grande rilievo, a cui si affianca la formazione di operatori locali e il trasferimento di tecnologie in alcuni settori, come il restauro e la tutela del patrimonio culturale, in cui l’eccellenza italiana è riconosciuta a livello internazionale.
Accanto alla tradizionale tipologia delle missioni di scavo, infatti, negli anni si sono sviluppati progetti che prevedono anche la formazione di esperti in loco, il trasferimento di conoscenze e l’insegnamento ad operatori locali delle nostre più avanzate tecniche di restauro e di tutela dei beni culturali.
Le missioni valorizzano il patrimonio culturale dei paesi ospitanti e rafforzano lo sviluppo socio economico dei siti in cui operano favorendo, a livello locale, una maggiore consapevolezza storica e, in aree di crisi, accompagnando percorsi politici di pacificazione.
Tradizionalmente l’area con il maggiore numero di missioni italiane è quella del Mediterraneo e del Medio Oriente ed è proprio in questa area, più precisamente in Grecia, che è stata fondata, nel 1909, la Scuola Archeologica Italiana di Atene con lo scopo di condurre ricerche archeologiche in Grecia e nelle aree di civiltà ellenica, nonché di formare studiosi in diversi settori storico archeologici. La Scuola è il punto di riferimento in Grecia per le missioni archeologiche italiane ivi operanti.
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Fotografie: per cortese concessione della Missione Archeologica Italo-Spagnola a Jebel al-Mutawwaq, Giordania, Associazione Culturale C.E.S.A.R.