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Lettori per l'italiano #6. Mascate
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Lettori per l’italiano #6. Mascate

Categorie: Non categorizzato -Lingua e formazione

Intervista con la lettrice Caterina Mirasolo.

Lettori per l'italiano
Lettori per l’italiano

A cura di Ilaria Taddeo, Margherita Marziali e Annarita Guidi

La nostra rubrica Lettori per l’italiano continua con il lettorato di italiano alla Sultan Qaboos University di Mascate.

Caterina Mirasolo ha insegnato nelle scuole italiane primarie e secondarie di secondo grado. È laureata in Lingue e in Lettere-Indirizzo Classico. Nel 2021 ha assunto servizio come Lettrice di italiano in Oman. I suoi interessi riguardano la diffusione di ‘best practices’ in ambito linguistico, interculturale, di crescita umana ed esperienziale all’ interno del processo di insegnamento/apprendimento.

Nel 2021 è stato inaugurato il lettorato di lingua italiana presso la più prestigiosa Università dell’Oman, la Sultan Qaboos University di Mascate. La sua presenza si prefigura come elemento irrinunciabile e vitale per la diffusione della lingua e cultura italiana. Può fornire una prima descrizione del contesto di insegnamento dell’italiano e delineare un profilo dell’utenza dei suoi corsi?

L’Oman è un Paese molto giovane, con famiglie numerose e un ritmo di vita lento. Gli omaniti sono un popolo ospitale e caloroso. Amano la tradizione, ma i loro occhi sono rivolti al futuro. Il Sultanato dell’Oman è una terra ricca di fascino. Dune dorate che scivolano nell’Oceano Indiano, suk dai profumi e dai colori inebrianti, siti storici patrimonio dell’Umanità. Un Paese ospitale che il 18 novembre 2021 ha celebrato il suo 51° anniversario. Da gennaio 2020 è sotto la guida del Sultano Haitham bin Tarik al Said, succeduto al precedente Sultano Qaboos bin Said bin Taimur, padre e fondatore del moderno Oman.

La Sultan Qaboos University (SQU), istituita nel 1986, prende il nome dal Sultano Qaboos ed è un polo di eccellenza omanita. L’enorme biblioteca è fornita di testi di cultura araba e omanita. Il campus è popolato da giovani studenti e studentesse che vogliono studiare e apprendere anche nuove culture. Attualmente l’italiano si insegna solo nelle università o in alcuni corsi privati, ma non nelle scuole. L’8 febbraio 2021 la Sultan Qaboos University ha inaugurato il suo primo lettorato di lingua italiana. L’istituzione del lettorato, che completa un percorso iniziato nel 2014 con la creazione del primo corso di lingua italiana all’università, è il frutto della collaborazione tra SQU e Ambasciata d’Italia a Mascate ed è sostenuta dal MIUR e dalla Farnesina. I tre corsi di Italiano di primo livello per Beginners con risultati attesi di livello A2 del CEFR, sono stati istituiti al College of Arts and Social Sciences, Dipartimento di Turismo, con l’obiettivo di rafforzare la collaborazione in ambito accademico e culturale tra Italia e Oman, creando nuove opportunità, in ambiti come la cultura, il turismo, l’ospitalità, il commercio.

Il lettorato rappresenta un salto di qualità nell’offerta formativa sinora a disposizione degli studenti, che beneficeranno di un insegnamento strutturato e continuativo, da cui potranno emergere opportunità di studio e di ricerca in Italia. Ai corsi di lingua sono state affiancate attività che hanno avvicinato gli studenti omaniti alle dimensioni più varie della cultura italiana: incontri virtuali con operatori del mondo accademico italiano per conoscere l’offerta formativa degli atenei italiani, offerta di borse di studio da parte del governo italiano, laboratori e workshop culturali su specifiche tematiche di interesse degli studenti.

A partire dal gennaio 2022, accanto ai due corsi di italiano di primo livello è stato istituito un corso di italiano di secondo livello con la possibilità, per gli studenti, di acquisire la certificazione in lingua italiana (livello B1 del CEFR) da parte di enti certificatori italiani, e di partecipare al prossimo bando per le borse di studio per proseguire gli studi universitari in Italia.

Gli studenti usufruiscono di ore aggiuntive di ricevimento/potenziamento didattico presso l’ufficio dedicato, all’interno del Dipartimento del Turismo. Nei due semestri precedenti i corsi sono stati svolti on line per ragioni legate alla situazione pandemica. Da gennaio 2022 i corsi sono stati tenuti in presenza, tranne che per alcune settimane, per motivi legati alla situazione pandemica in Oman, e gli studenti hanno mostrato segni di grande apprezzamento e interesse per la lingua e la cultura italiana.

Nel 2021, il governo italiano ha offerto per la prima volta borse di studio agli studenti omaniti per proseguire gli studi in Italia. E auspichiamo che, per il prossimo anno accademico, queste borse crescano nel numero e nella tipologia, così da poter ampliare l’interscambio culturale e accademico e potenziare l’interesse del popolo omanita per l’acquisizione di livelli sempre più alti di italiano.

Altro punto di forza è l’elevata presenza dell’elemento femminile tra gli studenti e nel mondo accademico. Le donne in Oman godono di ampie libertà, votano, lavorano, guidano l’auto e studiano liberamente da moltissimo tempo. “L’Oman è un uccello con due ali, una è l’uomo e l’altra la donna” diceva il Sultano Qaboos. Tra gli iscritti ai corsi di italiano, almeno il 60% sono studentesse.

Il Lettorato si inserisce in un contesto culturale in espansione sulla scena globale, caratterizzato da una forte ricettività nei confronti della cultura italiana: quali aspettative e motivazioni ha riscontrato negli studenti interessati allo studio della lingua italiana?

La forte ricettività nei confronti della cultura italiana da parte del Sultanato dell’Oman ha avuto riscontro in diverse occasioni durante il 2021. Durante la Settimana della Cucina italiana nel Mondo, il 1° dicembre 2021 si è assistito all’inaugurazione della Mostra Incēnsum presso il National Museum a Mascate, in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia in Oman e la Fondazione torinese PerFumum. La Mostra si è ispirata al significato profondo dell’incenso, accostando prestigiose collezioni provenienti dall’Italia ai magnifici reperti omaniti di tradizione millenaria nella Sala del Franchincenso, evidenziando la continuità nei secoli dei rapporti tra Italia e Oman attraverso il commercio della pregiata resina e delle spezie aromatiche per la cucina occidentale, tramite le antiche rotte carovaniere.

La cooperazione in ambito culturale costituisce uno dei pilastri delle relazioni tra l’Italia e il Sultanato. La collaborazione spazia dall’archeologia, con diverse università italiane impegnate da quarant’anni in missioni di scavo e conservazione dei reperti, alla musica lirica, ambito in cui la Royal Opera House di Mascate, guidata dall’italiano Umberto Fanni, è divenuta un punto di riferimento nella regione, grazie anche alla collaborazione con diverse importanti realtà italiane come l’Arena di Verona, il Teatro La Fenice di Venezia, il Teatro Massimo di Palermo, il Teatro Carlo Felice di Genova, il Rossini Opera Festival di Pesaro. Il 20 gennaio 2022 la Royal Opera House ha aperto la sua decima stagione con la prima mondiale di Rigoletto di Giuseppe Verdi, nella regia studiata a lungo dal grande maestro Franco Zeffirelli. Presentando l’evento a Roma, il direttore artistico ha sottolineato come questa occasione sia uno dei momenti più importanti e attesi della storia della Royal Opera House, per il suo rapporto fondamentale con l’opera italiana cominciato nel 2011, quando fu inaugurata con Turandot di Puccini, sempre con la sua regia. Per l’Ambasciatore d’Italia, Federica Favi, la messa in scena del capolavoro verdiano è un ulteriore esempio di magica italianità, a riprova che la ricchezza culturale italiana costituisce il volano dei rapporti bilaterali con l’Oman.  Legami con l’Italia risultano proficui nei settori dei trasporti e delle infrastrutture, delle energie rinnovabili, del turismo e dell’ospitalità, della valorizzazione del patrimonio culturale e delle bellezze naturalistiche omanite, della ricettività e ospitalità, dei servizi alberghieri.

Negli ultimi anni si è assistito a uno sviluppo del comparto turistico nel Sultanato dell’Oman. Secondo i dati diffusi dal Ministero del Turismo, il Paese ha registrato un incremento degli arrivi dei visitatori internazionali. In questo contesto, l’Italia rappresenta il secondo mercato europeo per numero di arrivi, dopo la Germania. Il mercato dei turisti italiani in Oman continua a crescere, grazie all’adozione di una strategia finalizzata a promuovere il Sultanato sia da un punto di vista storico, naturalistico, culturale, ma anche per l’interesse dei viaggiatori che praticano attività sportive e trovano in Oman un calendario di eventi internazionali che spazia dalla vela alla corsa, dalla bici al kite-surf. Un forte impulso alla crescita del nostro mercato è stato dato dall’aumento delle connessioni dirette di Oman Air, con i voli Mascate-Milano Malpensa.

Lo studio e la conoscenza della lingua italiana sono dunque indispensabili per i giovani omaniti e per alcuni settori professionali, per la necessità da parte del Sultanato di sviluppare le competenze nel settore turistico, anche per rendere i giovani maggiormente consapevoli delle proprie bellezze naturalistiche e sensibilizzarli all’importanza di preservare la propria terra. L’Oman è un Paese aperto alle altre culture. Mascate è nota per la sua sobrietà. Non si trovano le architetture ultramoderne tipiche di altre città della regione. Il legame con l’Italia passa dall’interesse e dalla passione degli omaniti per il cibo, lo sport, il calcio, la moda italiani. C’è molta curiosità per tutto ciò che proviene dalla cultura e dalla manifattura italiana.

Lei offre corsi di insegnamento di italiano di livello A2/B1. Quali sono gli approcci e i metodi didattici che predilige e che ritiene maggiormente efficaci per raggiungere gli obiettivi di apprendimento prefissati? Immaginiamo che debba tener conto di sensibilità e culture differenti, e quindi adottare strategie mirate per adeguarsi ai bisogni dell’utenza, evitando scontri di civiltà…

 L’inglese è la lingua di riferimento per gli studenti omaniti che iniziano a studiare l’italiano. Una delle difficoltà maggiori per gli studenti di primo livello, che usano l’inglese per un primo approccio verso la lingua italiana, è il problema della pronuncia delle vocali, che in inglese si leggono in maniera diversa, così come i tempi e i modi verbali in italiano sono diversi rispetto a quelli inglesi. Gli studenti omaniti compiono dunque un doppio salto (dalla lingua araba a quella inglese, da quella inglese a quella italiana) che per certi versi aiuta, per altri ostacola un diretto e più genuino apprendimento dell’italiano, senza alcuna interferenza linguistica o culturale che non sia quella del passaggio dalla propria lingua madre a una lingua “altra”. Tuttavia, l’uso di corrette ed efficaci metodologie didattiche, di materiale autentico e di compiti di realtà, unitamente all’utilizzo di tecnologie, risorse web, punti di contatto tra Italia e Oman, interessi personali e professionali dei discenti, ha dato finora stimoli interessanti e risultati eccellenti, e continua a offrire nuovi spunti di lavoro e di ricerca di interscambi culturali, anche tramite un approccio alla ricerca delle somiglianze e differenze tra la lingua e cultura italiana e quella omanita.

Si prediligono l’approccio comunicativo e metodi pratici e concreti, tra cui il “learning by doing” e la “flipped classroom”. Gli studenti omaniti sono rispettosi e attenti. Molti di loro raggiungono risultati eccellenti, sono una continua sorpresa e un fondamentale stimolo per continuare a migliorare la pratica didattica. L’insegnamento dell’italiano a studenti omaniti è una continua scoperta, una sfida affascinante per il docente che resta colpito da questo mondo così antico, ma così moderno.

Rispetto a una lezione frontale tradizionale, gli studenti vengono spinti a intervenire e interagire, e diventano protagonisti della didattica sia frontale che “rovesciata”. Si lavora molto sul lessico di base e sulla ricerca dei loro interessi, sempre con delicatezza e sensibilità verso la differenza culturale, per conoscerli meglio. C’è una certa difficoltà delle ragazze ad aprire il video in collegamento durante le lezioni online e ho notato che nei gruppi Whatsapp, differentemente dall’Italia, non c’è l’abitudine di mettere una propria foto nell’immagine del profilo. Riservatezza e rispetto della privacy sono valori altamente seguiti in Oman. L’atteggiamento degli studenti è sempre cordiale e rispettoso. Studentesse e studenti omaniti mostrano orgoglio per la propria terra. Il mio impegno nel volerli valorizzare è sempre presente, anche per motivarli maggiormente a dare il massimo.

In assenza di un Istituto Italiano di Cultura, il compito di promozione culturale del lettore è essenziale. Al di là degli incarichi accademici, quali attività sta portando avanti per potenziare la diffusione della lingua e della cultura italiana nel Sultanato?

La mancanza di un Istituto Italiano di Cultura a Mascate viene supplita dalle innumerevoli e interessanti attività dell’Ufficio culturale dell’Ambasciata d’Italia in Oman, che mi vede protagonista attiva e impegnata collaboratrice dell’Ambasciata. Il mio ruolo e le mie funzioni sia come Lettore che come Operatore culturale mi permettono di avere una visione a 360 gradi dell’attività culturale del MAECI in questo affascinante Paese.

Occorre puntualizzare che la figura del lettore si rivela sempre più centrale nella diffusione della lingua e della cultura italiana a livello internazionale. Ogni contesto è differente e unico, sia dal punto di vista linguistico che valoriale. Va da sé che ogni lettore deve affrontare mondi totalmente diversi, culture affascinanti, paesaggi “altri” e stupefacenti, densi di significati che devono essere esplorati e interiorizzati, al fine di poter transitare “italianità” e prodotti materiali e immateriali del “Made in Italy”. È una continua sfida emotiva, culturale, professionale, che richiede passione, impegno, sacrificio, grande entusiasmo. Occorre avere apertura mentale, alto grado di ricettività, predisposizione al più ampio relativismo culturale, per poter divenire “tramite” e al tempo stesso “fulcro” di scambi interculturali arricchenti e inclusivi.

Il lettore è un facilitatore, un mediatore bi-direzionale di significati semantici e valoriali. Non si può, dunque, prescindere dal suo ruolo in contesti didattici e professionali di promozione della lingua e cultura italiana, per una diffusione capillare dell’italiano a livello internazionale.

Alla luce di questa prospettiva, il 28 aprile 2021, nel quadro delle iniziative per la valorizzazione dell’istituzione del lettorato di lingua italiana è stato promosso l’“ItalianDay@SQU”, un incontro virtuale dedicato alla presentazione della realtà accademica italiana, per consentire agli studenti omaniti di familiarizzare con l’offerta formativa, non solo linguistica, degli atenei italiani. Alla presenza del Capo del Dipartimento di Turismo della SQU, 6 università italiane (Università per Stranieri di Perugia, Università per Stranieri di Siena, Università per Stranieri di Reggio Calabria, Università degli Studi di Palermo, Università degli Studi di Milano, Università Bocconi di Milano) hanno presentato agli studenti omaniti i corsi semestrali di italiano, i corsi estivi, le opportunità di borse di studio. Gli studenti hanno partecipato attivamente con originali presentazioni sulla cultura italiana e su alcune delle più belle città italiane. La presenza tra i relatori anche di studenti di origine araba, attualmente iscritti ai corsi dei vari atenei italiani, ha tra l’altro facilitato una presentazione della realtà italiana e della positiva esperienza di questi giovani provenienti da contesti culturali simili a quello omanita. Con l’occasione l’Università per Stranieri di Perugia ha offerto due borse di studio in favore di due meritevoli studenti omaniti per la partecipazione ad un corso di lingua in Italia. Ciò ha dato avvio al progetto di promuovere con cadenza regolare simili occasioni di incontri virtuali e la partecipazione degli atenei italiani alle fiere universitarie nel Sultanato, per promuovere una maggiore attrazione di studenti omaniti in Italia e favorire relazioni accademiche più intense.

L’Ambasciatore d’Italia in Oman, S.E. Federica Favi, ha evidenziato come sia significativo che il Lettorato presso la SQU abbia avuto inizio nel 2021, in occasione del Settecentenario della morte di Dante, al quale l’Ambasciata ha dedicato iniziative culturali durante la Settimana della Lingua Italiana nel Mondo. Quali strategie di mediazione culturale ha adottato per far conoscere anche nel Sultanato il Sommo poeta?

Sono state realizzate diverse iniziative: dall’apertura della Biblioteca, ricca di interessanti volumi, nella sede dell’Ambasciata d’Italia a Mascate, a un laboratorio per i bambini della Comunità italiana sul tema “I Mostri di Dante” nella Divina Commedia. Alcuni passi significativi tratti da Inferno, Purgatorio e Paradiso sono stati recitati in video da grandi autori italiani presso la Residenza dell’Ambasciatore d’Italia in Oman. Un pubblico misto di italiani e omaniti, tra cui alcuni studenti della SQU, frequentanti i corsi di italiano, hanno potuto assistere all’evento. È stato organizzato anche un workshop online su “Dante Green. La natura nell’Opera di Dante”, con la partecipazione attiva degli studenti omaniti iscritti ai corsi di italiano. In connessione con la copresidenza italiana della COP26 sul clima, si è progettato un percorso alla scoperta del rapporto tra Dante e la natura nei tre Canti della Divina Commedia. Il laboratorio ha esplorato i paesaggi danteschi, sottolineandone luci e ombre, dalla selva oscura alle stelle luminose. Gli studenti hanno messo in connessione i luoghi danteschi e le bellezze naturali omanite, vere e proprie icone di un paradiso terrestre.

È a Mascate da poco più di un anno, ma sembra che il suo arrivo abbia già gettato le premesse per una rivoluzione dell’insegnamento dell’italiano e un miglioramento e ampliamento della programmazione e dell’offerta culturale. Quali sono le azioni future da intraprendere in campo accademico e culturale, in linea con la prospettiva di crescita e trasformazione inarrestabile di un Paese giovane e ricettivo come l’Oman?

L’espansione dell’apprendimento della lingua italiana da parte degli studenti omaniti, così come la diffusione della cultura italiana e del “Made in Italy”, passano sia dall’aumento del livello e del numero dei corsi di italiano come disciplina opzionale per gli studenti di tutte le Facoltà della SQU, che dall’inserimento della lingua e cultura italiana come materia di indirizzo nei vari Dipartimenti del College of Arts and Social Sciences (in particolare nei Dipartimenti di: Turismo, Lingua e Letteratura inglese (indirizzo Interpreti e Traduttori), Archeologia, Mass Communication, Geografia, Teatro, Filosofia, Musica e Musicologia), con l’obiettivo di diffondere la ricchissima tradizione storico-culturale italiana in questi settori. Le opportunità professionali derivanti dalla padronanza della lingua italiana nel settore turistico avvaloreranno l’impostazione di un curriculum in cui la lingua italiana si pone come disciplina d’indirizzo, accanto a tedesco e a francese. Occorre non solo potenziare l’insegnamento della lingua italiana presso la Dhofar University, che ha già avviato i corsi lo scorso semestre, ma anche coinvolgere tutto il mondo accademico pubblico e privato omanita. L’Ambasciata sta lavorando per l’apertura della Scuola Dante Alighieri, per l’istituzione di corsi di italiano in presenza nella capitale, iniziativa fortemente sostenuta anche dall’associazione culturale italo-omanita TOIFA.

Occorre inoltre fortificare e tutelare il profilo professionale dei lettori italiani nel mondo, quale volano della diffusione della nostra immagine, cultura, lingua, storia, tradizione, rispetto all’obiettivo di una leadership culturale e valoriale dell’Italia nel mondo. Per ultimo occorrerebbe costruire una rete articolata ed efficiente tra tutti i lettorati di italiano nel mondo, con apposita pianificazione triennale, articolata anno per anno, che pur nella diversità dei contesti abbia un’unica strategia, volta a una capillare diffusione delle buone pratiche, alla valorizzazione delle eccellenze, alla tutela delle diversità locali.

 

 

 

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