Nel 1921 moriva a Napoli Enrico Caruso, uno dei cantanti più famosi della storia. Quello stesso anno nascevano due dei tenori di riferimento del secolo scorso: Giuseppe Di Stefano e Franco Corelli, che al Teatro alla Scala sono stati protagonisti di spettacoli leggendari.
Per celebrare i tre grandi tenori, che hanno rappresentato la cultura italiana nel mondo, il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ha prodotto “Caruso, Di Stefano, Corelli. Miti del canto Italiano”, un’inedita mostra virtuale realizzata dalla Fondazione Teatro alla Scala con il Museo Teatrale alla Scala e curata da Mattia Palma.
La mostra presenta gli interni della Scala in modalità 3D fondendo spazi reali e allestimenti architettonici virtuali, nei quali i visitatori possono muoversi liberamente, esplorando un ricco e variegato insieme di risorse sonore, video e fotografiche.
Il percorso espositivo inizia con la figura del grande Enrico Caruso, interprete sensibile e moderno, capace di cogliere i cambiamenti del suo tempo non solo perché espresse la diversa sensibilità di un’epoca in cui l’eroismo tenorile ottocentesco cedeva il passo a interpretazioni più borghesi e intime, ma anche perché fu pioniere dell’incisione discografica incidendo, nel 1902, il primo 78 giri registrato in Italia e avviandosi così a divenire la prima star discografica della musica italiana ed internazionale.
La mostra prosegue con la presentazione delle figure e delle interpretazioni più importanti di Franco Corelli e Giuseppe Di Stefano che, accanto a Maria Callas, furono i protagonisti della scena lirica degli anni Cinquanta. Attraverso le testimonianze della stampa e delle fotografie di scena, questa sezione della mostra restituisce il clima artistico degli anni in cui la Scala e i suoi artisti erano portabandiera della ripresa italiana tra il dopoguerra e il boom economico.
Gran finale da non perdere quello del “concerto impossibile”, un’esibizione virtuale dei tre artisti che interpretano la stessa aria: “Vesti la giubba” dai “Pagliacci” di Leoncavallo.
A partire dal 2 agosto 2021, la mostra è visitabile online, per un anno, sul sito web del Teatro alla Scala, in versione italiana e inglese.
Realizzata dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dalla Fondazione Teatro alla Scala, la mostra viaggia nel mondo grazie alle Ambasciate, ai Consolati e agli Istituti Italiani di Cultura.