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ITALIAN STORIES: la Farnesina e il Piccolo di Milano per il teatro italiano nel mondo
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ITALIAN STORIES: la Farnesina e il Piccolo di Milano per il teatro italiano nel mondo

Categorie: Cultura e creatività -Musica e spettacolo
ITALIANSTORIES
ITALIANSTORIES

Il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e il Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa lanciano il progetto video #ITALIANSTORIES: 24 nuove voci raccontano l’Italia per il Teatro italiano nel mondo.

GUARDA I 24 VIDEO

 

Ideato come un dispositivo a tasselli, a cura di lacasadargilla, #ITALIANSTORIES è un puzzle ludico ed emotivo che, attraverso parole e immagini, ricostruisce l’Italia, raccontando i luoghi, i paesaggi, le persone, ma anche gli incontri e le memorie di un Paese che, seppur notissimo nell’immaginario collettivo, nelle sue tante e improvvise bellezze è capace di mostrarsi ancora, in qualche modo, tutto da scoprire.

Come cartoline raccolte e messe l’una accanto all’altra di ritorno da un viaggio, le tessere di #ITALIANSTORIES vanno a comporre una panoramica soggettiva e al tempo stesso plurale, grazie ai 24 testi (tutti, o quasi, monologhi della durata di circa 5 minuti) scritti da una nuova generazione di drammaturghe e drammaturghi.

Si tratta di 24 giovani autrici e autori (under 35 al 1° gennaio 2021), selezionati tra i “finalisti”, i “segnalati” e i “vincitori” delle ultime edizioni di due premi prestigiosi dedicati alla scrittura per la scena – il Premio Hystrio Scritture di Scena e il Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli” –, a cui è stato chiesto di individuare un luogo o un paesaggio di una regione italiana e, a partire da una storia, un ricordo, un’affezione personale che ne tracciasse i contorni antropologici, storici e culturali, di raccontarlo con il proprio, peculiarissimo, stile narrativo.

A dar forma e respiro agli scritti, hanno pensato, da un lato, le voci di 4 giovani interpreti di talento (Alfonso de Vreese, Lorenzo Frediani, Leda Kreider, Petra Valentini), cui è stato affidato il compito di restituire non solo i contenuti, ma anche gli andamenti, le particolarità linguistiche e le caratteristiche drammaturgiche di ogni testo e di ogni luogo; dall’altro i disegni di Francesca Mariani, illustratrice e artista visiva che, con un impianto visivo onirico e paesaggistico, ha accompagnato la narrazione ‘in voce’ con tratti pittorici e figurativi che rivisitano la tecnica originale dell’acquerello, miscelando caffè, china ed elementi naturali (rametti, foglie e fiori essiccati).

A guidare e coordinare il nutrito gruppo di lavoro di #ITALIANSTORIES è stata l’attenta direzione artistica di lacasadargillaAlessandro Ferroni ha ideato il format e curato ogni singola tappa del progetto, dal lavoro sui testi all’elaborazione degli storyboard; Lisa Ferlazzo Natoli si è occupata della direzione attoriale dei performer e ha realizzato – sempre insieme a Ferroni – la messa a punto delle diverse drammaturgie, nonché del progetto di scrittura nel suo complesso. Maddalena Parise ha seguito la messa in movimento e il montaggio delle singole tavole, l’elaborazione delle immagini e la creazione dei supporti materici.

#ITALIANSTORIES è frutto di un un’orchestrazione tra suggestioni ed elementi artistici diversi che, messi in dialogo tra loro, gemmano in cartoline e sguardi inediti sul territorio e concorrono a costruire un grande affresco “in movimento”, mappa affettiva e insieme immaginifica del nostro paese.

Sottotitoli in inglese a cura di Prescott Studio

LE 24 CARTOLINE DI #ITALIANSTORIES

Abruzzo

La seggiovia è una sedia magica che ci porta avanti, verso un bianco sconosciuto e lontano, che ci fa scoprire noi stessi e ci fa crescere. Ma ci porta anche indietro, a un tempo in cui eravamo più piccoli, c’era ancora tutto da inventare, stringevamo i pugni e guardavamo il mondo srotolarsi davanti a noi e comparire tra la nebbia.
di Pier Lorenzo Pisano, voce Petra Valentini

Basilicata

Gli occhi umidi di un uomo che guarda il mare di Napoli. E subito il ricordo vola alla Basilicata, a Montescaglioso: gli sconfinati campi di grano e di pannocchie; le corse dei bimbi in bicicletta; la raccolta delle more e la muta dei serpenti. Nel rovente sole d’agosto, nella nostalgia di una piccola comunità.
di Niccolò Matcovich, voce Alfonso De Vreese

Calabria

Una passeggiata immaginaria tra i vicoli, le piazze, i palazzi di una città. Un’incursione, altrettanto immaginaria, in uno storico caffè di quella città, con i suoi profumi e i suoi sapori, tipici della tradizione calabrese. Quei sapori che restano immutati, nonostante il tempo e nonostante tutte le possibili evoluzioni.
di Maria Teresa Berardelli, voce Petra Valentini

Campania

Racconto di una grande città e di tre piccoli gradini, in un angolo dove pare impossibile arrivare soltanto prima di esserci giunti, racconto dell’intimo e dell’istante del mare, del mare sempre timido e solenne.
di Fabio Pisano, voce Petra Valentini

Emilia

Un luogo multiplo, che è Storia, monumento, architettura, soprattutto teatro. Una città plurale, Parma, in cui epoche e dominazioni si sono stratificate. Un uomo, straniero a tutto questo e quindi non immune alla meraviglia, che si ritrova a passare una notte chiuso in questo luogo. Parlando con i fantasmi e con i possibili futuri di un luogo che incarna l’anima complessa di Parma, dell’Emilia, d’Italia.
di Francesco Bianchi, voce Alfonso De Vreese

Friuli Venezia Giulia

Del Friuli ricordavo un odore persistente: quello della grappa. Sono dovuta tornare a Castions di Zoppola per provare a capirlo… ma ho sbagliato mese. Mi è rimasta solo la memoria, quella di un paese che cambia letteralmente atmosfera. Un paese che si reinventa l’aria.
di Greta Cappelletti, voce Petra Valentini

Lazio

L’olfatto è il senso della memoria, e per suo tramite si compie il ritorno a casa. Nell’inseguimento del piccolo piacere di un cornetto di notte, l’io ripercorre i propri passi, e, camminando in equilibrio tra sogno e ricordo, si riscopre nella città.
di Valeria Patota, voce Petra Valentini

Lazio

OMISSIS
tralasciate/omesse le altre cose. Omissis è il mio viaggio notturno, estatico e segreto tra le rovine viventi della vecchia città – Roma. Uscire di notte, senza aprire la porta, senza che nessuno possa accorgersene. Incontrare esseri umani e non umani; tra una notte e l’altra qualcosa è andato perso, altro rimasto segreto.
di Martina Ruggeri, voce Leda Kreider

Liguria

Uno sguardo da fuori per capire quello c’è dentro. Un viaggio in barca in bilico tra un passato che s’è perso e un futuro che tenta di reinventarsi. Per capire la Liguria, soprattutto se ci sei nato, devi avere la forza di andartene fuori, lontano, per mare: soltanto al ritorno potrai accorgerti che di quegli odori, di quei colori, di quei mestieri, di quelle storie antiche non puoi più farne a meno.
di Ian Bertolini, voce Alfonso De Vreese

Lombardia

La Lombardia è ricca di posti splendidi: borghi medievali o rinascimentali, laghi arroccati tra le Prealpi, viali milanesi solcati dai tram, l’Adda e il Po che attraversano i campi. Io però sono sempre stato attratto da forme di bellezza più discrete e nascoste; così ho scelto di parlare di una villa in un parco, alla periferia di Milano; un luogo intimo e avvolgente, segreto, dove lasciarsi scivolare tra i pensieri, le ombre, i ricordi.
di Francesco Toscani, voce Alfonso De Vreese

Marche

“Orti Giuli” è il nome di un parco pubblico vicino al centro storico di Pesaro. Questo si sviluppa sopra una collina caratterizzata da una suggestiva terrazza da cui si può godere di una visione panoramica sulla cittadina: il porto, il fiume, il colle San Bartolo. D’estate il posto è frequentato in occasione di concerti e feste, d’inverno invece da chi vuol essere dimenticato.
di Pablo Solari, voci Alfonso De Vreese, Lorenzo Frediani, Petra Valentini

Marche

C’è il mare, la collina, la montagna, gli animali e gente stramba e tranquilla perché è un po’ sempre carnevale. Il che è un bene.
di Luca Tazzari, voce Lorenzo Frediani

Molise

“Il pantano” è la storia di una terra viva e antica. Una terra di boschi, torrenti, animali e uomini. È una storia di famiglia che si unisce alle voci di tutti gli altri esseri che hanno attraversato quello spazio, un ringraziamento a un luogo in cui la natura è ancora legata alle vicende umane.
di Tommaso Fermariello, voce Lorenzo Frediani

Piemonte

In un paesino tra le colline del Piemonte, le statuine di un presepe centenario raffigurano gli abitanti del villaggio che alle soglie del Novecento quel presepe lo costruirono, con legno, terra cruda, devozione e buona volontà. Oggi prendersi cura di quelle cianfrusaglie fragili e polverose è più una seccatura che altro, ma a due giovani uomini in un negozio di restauri il ricordo di quel presepe provoca una vertigine magica tra passato, presente e futuro.
di Tobia Rossi, voci Alfonso De Vreese, Lorenzo Frediani

Puglia

Sono belle le cose che cambiano.
Sono belle pure le cose che non cambiano mai.
Le vite si compiono convulsamente alla velocità del loro destino; i luoghi invece rimangono fermi per centinaia di anni: incantati, per centinaia e migliaia di anni.
La Puglia è un’eredità di pietre carsiche e rocce calcaree, di campi selvaggi e sentieri sterrati.
E ancora di futuri limpidi, visti dall’alto.
di Christian Di Furia, voce Lorenzo Frediani

Romagna

La Romagna è una terra di poeti e di artisti, di luci abbaglianti che proiettano ombre profondissime, tutto in Romagna dà vita a un immaginario fervido e instancabile. Un cinema, il Cinema Settebello di Rimini, diventa il luogo simbolo di questa terra che d’estate si popola di turisti e d’inverno si fa silenziosa e riflessiva, avvolta in quella stessa nebbia in cui ci perdiamo in Amarcord di Fellini. Il cinema, contenitore di mondi, la Romagna, generatrice di storie, racconti, immagini.
di Tatjana Motta, voce Leda Kreider

Sardegna

Il mio sguardo sulla Sardegna vuole essere l’Ekphrasis di una fotografia inventata, immaginariamente attribuita a Cartier-Bresson, un invito a superare la superficie della cartolina per calarsi nel cuore del mito, di cui la Sardegna è ricca.
di Margarita Egorova, voce Leda Kreider

Sicilia

Questa è la Sicilia che sbiadisce i confini e le certezze, l’isola meno sola fra tutte. La terra di tutti e di tutti i tempi, dove il tempo è un flusso triangolare, dove approdano gli amori sincretici. Sono le colline modellate dai venti mutevoli, i vulcani che eruttano memoria, i mari, promesse di orizzonti e di ritorni.
di Marco Morana, voce Alfonso De Vreese

Trentino-Alto Adige

La pratica della passeggiata, tanto tra i monti quanto per le valli, accoglie paesaggio e mistero, vette e abissi, veglia e sogno.
di Riccardo Favaro, voce Petra Valentini

Umbria

Nei pressi di un minuscolo e quasi disabitato borgo fluviale vicino Narni, il blu intenso del fiume Nera attraversa una distesa di folti boschi verdi. Credo di credere in un qualche potere curativo del colore verde, così come in un qualche potere curativo della malinconia, che è blu, ma anche verde.
di Rosalinda Conti, voce Petra Valentini

Valle d’Aosta

La montagna non si può ignorare, richiede attenzione, cura, presenza. È la regina del qui e ora. Un passo dopo l’altro, in salita, al ritmo del respiro, cascano gli orpelli delle opache vite cittadine e ci si risveglia. Un sasso che fa inciampare, l’incontro con uno stambecco, un tuono in lontananza. Siamo vivi e possiamo scegliere se arrivare fino alla cima, tornare indietro, oppure fermarci e stare.
di Valentina Gamna, voce Leda Kreider

Veneto

Gli spazi non sono solo estensioni fisiche ma anche relazioni vive trasformate in ricordi. È così che un luogo, Padova, si confonde con una persona, un incontro per me fondamentale: Adone Brandalise, professore di Teoria della letteratura. Padova diventa la sua voce e la sua voce coincide con la nebbia, l’Università ottocentenaria, il giardino di Palazzo Maldura. Io stesso divento un luogo in questo spazio: le mille schegge dell’affresco di Mantegna nella Cappella Ovetari, distrutto da un bombardamento nel 1944. Padova, io e la voce di Adone ci ritroviamo così a essere un’immagine, la stessa fantasmatica urbs picta.
di Stefano Fortin, voce Leda Kreider

Veneto

Venezia, città d’acqua. città unica, città magica. Ma cosa succede quando cala la notte e la città si svuota? La risposta è in questo viaggio onirico alla scoperta di una Venezia deserta, e più che mai viva.
di Michele Ruol, voce Leda Kreider

 

 

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